Body Worlds: divulgazione scientifica o educazione subliminale?

Body Worlds: divulgazione scientifica o educazione subliminale?

Partiamo da cosa è
La mostra Body Worlds, creata dal medico tedesco Gunther von Hagens, ha suscitato molto interesse e curiosità in tutto il mondo dal suo debutto nel 1995. La mostra consiste in una collezione di corpi umani plastificati, che mostrano in dettaglio la struttura anatomica del corpo umano.

La questione etica
Nonostante l’enorme interesse e la curiosità generati dalla mostra, Body Worlds ha anche suscitato una serie di problemi etici e morali.

Uno dei problemi principali è legato all’origine dei corpi umani esposti nella mostra.
La maggior parte dei corpi proviene da individui che hanno donato il loro corpo per la ricerca scientifica, e che hanno dato il loro consenso affinché il loro corpo fosse utilizzato in modo istruttivo e formativo.
Tuttavia, c’è stata anche una certa controversia riguardo alla provenienza dei corpi plastificati esposti nella mostra, con alcune voci che sostengono che alcuni corpi potrebbero provenire da individui che non hanno dato il loro consenso.

Esaltazione della materia?
Un altro problema è come i corpi vengono esposti.
Anche se i corpi sono stati plastificati, ci sono alcune questioni riguardanti la riservatezza e il rispetto della dignità umana.
Alcuni critici hanno sostenuto che l’esposizione dei corpi potrebbe essere considerata come una forma di sfruttamento, in quanto i corpi stessi vengono utilizzati come oggetti espositivi, piuttosto che come individui che meritano rispetto e onore

Mostra dal valore educativo o estetico?
Un altro aspetto problematico riguarda la questione del valore educativo della mostra.
Sebbene sia indubbiamente vero che la mostra Body Worlds possa fornire informazioni preziose sulla struttura anatomica del corpo umano, c’è stata anche una certa critica riguardo alla natura della mostra stessa e alla sua capacità di fornire informazioni utili e significative ai visitatori.
In altre parole, alcuni critici hanno sostenuto che la mostra potrebbe essere più interessante dal punto di vista estetico che educativo, e che potrebbe essere usata più come un’attrazione turistica che come una vera e propria mostra scientifica.

Scienza o spettacolo?
Infine, c’è anche la questione della pubblicità e del marketing della mostra.
Alcuni critici hanno sostenuto che la pubblicità della mostra potrebbe essere fuorviante, in quanto enfatizza l’aspetto “spettacolare” e “emozionante” della mostra stessa, piuttosto che il suo valore educativo e scientifico.

Esaltazione della materia?
Siamo solo pezzi organici assemblati perfettamente e che un giorno disassemblati possono fornire ricambio per altri esseri umani o peggio ancora, pezzi da integrare con sistemi avanzati di tecnologia per rendere più performante l’essere umano…


E potremo ancora chiamarlo così?

Nick