L’urlo che nessuno può fermare

Ancora una volta Torino fa sentire la sua voce, tramite più di 300 individui che hanno sfilato per le vie centrali della Città, partendo da Piazza Solferino, passando per piazza San Carlo gremita come sempre, e puntando verso Piazza Vittorio,

urlando a gran voce:” GIUSTIZIA, GIUSTIZIA!! “.

Sabato  1 Aprile, si è assistito ad una processione di camici bianchi con una fila di finti detenuti, incatenati tra loro, che impersonavano con delle maschere, raffiguranti i personaggi protagonisti della campagna vaccinale dell’ultima pandemia, o pseudo pandemia come molti la stanno definendo, dopo che inconfutabili dati scientifici e intercettazioni telefoniche hanno svelato definitivamente, i madornali errori dolosi o colposi e le nefandezze di cui costoro si sono macchiati, e per i quali restano ancora impuniti.

Sui volti di molti torinesi che hanno impattato questo corteo – flash mob, si è letto inizialmente il pensiero “ancora quei perditempo, rompiscatole dei No-Vax” , che però, dopo aver ascoltato e visto ciò che questi instancabili, coraggiosi e umani cittadini pensanti volevano comunicare, hanno modificato le loro espressioni, in volti che chiaramente esternavano sorpresa ed interrogativi.

Perché queste persone chiamate in tono dispregiativo, NO VAX, invece di sfruttare giornate soleggiate e godersi week end di mare o montagna, preferiscono morire di caldo, in tute di plastica, camminare per kilometri, esporsi a eventuali insulti o ridicolizzazioni, finanziare di tasca propria queste attività, metterci la faccia?

Sono dei folli o forse sono cittadini che si pongono delle domande e che hanno Amore per il loro prossimo ed esigono delle risposte serie?

I dati ufficiali che affiorano dalla piattaforma Europea “Eudravigilance” parlano di 4.500.000 effetti avversi al vaccino e  più di 45.000  deceduti, oltre ad aver scoperto, come già da tempo affermavano molti medici coraggiosi, che gli antinfiammatori avrebbero potuto ridurre le ospedalizzazioni  del 90% e quindi evitare molte morti, e sono stati intercettati colloqui telefonici, in cui i protagonisti ordinano di non parlare degli effetti avversi, per non “uccidere il vaccino”, più altre intimidazioni varie e sospensioni per quei medici che hanno chiesto le autopsie.

Quindi è stato meglio far morire o danneggiare le persone?

Sapendo ciò è facile capire l’urlo della parola “GIUSTIZIA”!

È l’anima disperata che parla, che soffre, che non si da pace, soprattutto, quando tutti i giorni si sentono notizie di giovani vite che si spengono improvvisamente, per malori improvvisi , di persone che raccontano dei loro familiari danneggiati irrimediabilmente, di come molti non si sentono più bene come prima della forzata e ricattatoria inoculazione, delle percentuali che davano prima dei vaccini, un morto per malore improvviso ogni due mesi, ora almeno due a settimana.

Non esiste Società senza Giustizia.

Credo che questa parola urlata in città a squarciagola, toccherà sicuramente l’animo dei Magistrati più sensibili e coraggiosi e delle forze sociali più vere, anche perché la stessa riecheggerà senza sosta nella mente e negli animi dei parenti delle vittime, delle persone risvegliate e consapevoli, fino a che qualcuno non le darà vita……… cioè, facendo “GIUSTIZIA”.

Shiva Del Piano

La scure della censura mediatica oggi si abbatte anche quando vuoi semplicemente denunciare la verità; quando ti esprimi civilmente per difendere i Diritti Umani.

Ecco come YouTube oscura i video che siamo stati costretti a pubblicare su altre piattaforme.

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